sabato 28 novembre 2009

L'Albero di Natale: tra leggenda e tradizione..

L'Albero di Natale insieme al Presepe  è uno dei simboli più classici della tradizione Natalizia anche se, a dirla tutta, ha poco a che fare col rito prettamente religioso.


Esistono varie leggende che vogliono spiegarne l'esistenza.

Una delle tante narra la storia di un bambino, in un piccolo villaggio, che la Vigilia di Natale si recò nel bosco alla ricerca di un ceppo di quercia da bruciare nel camino, come voleva la tradizione, nella notte Santa. Si attardò più del previsto e, sopraggiunta la notte, non riuscì più a trovare la strada di casa....nel frattempo una fitta neve aveva cominciato a cadere...Camminando nella foresta la disperazione, il freddo e la stanchezza lo assalirono inesorabilmente, finché non trovò rifugi sotto l'unico albero della foresta ormai spoglia ancora verdeggiante: un abete. Stanco e affaticato, si raggomitolò sotto le fronde dell'albero che, intenerito, abbassò i suoi rami fino a far loro toccare il suolo in modo da formare come una capanna che proteggesse dalla neve e dal freddo il bambino. Il mattino dopo si svegliò e sentì le voci dei suoi concittadini andati a cercarlo, messi in allarme dalla sua famiglia che lo aveva atteso invano rientrare...e, uscito dal suo ricovero corse ad abbracciarli e a farsi abbracciare. Solo allora tutti si accorsero del meraviglioso spettacolo che si presentava davanti ai loro occhi: la neve caduta nella notte, posandosi sui rami frondosi, che la piana aveva piegato fino a terra. Aveva formato dei festoni, delle decorazioni e dei cristalli che, alla luce del sole che stava sorgendo, sembravano luci sfavillanti, di uno splendore incomparabile.

In ricordo di quell'episodio, l'abete viene usato come simbolo natalizio e da allora in tutte le case viene addobbato ed illuminato, quasi per riprodurre lo spettacolo che gli abitanti del piccolo villaggio videro in quel lontano giorno. Da quello stesso giorno gli abeti nelle foreste hanno mantenuto, inoltre, la caratteristica di avere i rami pendenti verso terra.

Un'altra leggenda un po' più fantasiosa narra che quando Gesù nacque anche gli alberi, come gli animali e come gli uomini, vollero offrirgli i loro doni per consolare la sua povertà. Solo l'abete non aveva ancora fatto la sua offerta: infatti non sapeva che cosa dare. « Che cosa posso offrire, io, al Bambino? » chiese agli altri. « Tu! » risposero « tu non hai nulla da offrire. I tuoi aghi aguzzi pungerebbero il bimbo, e le tue lacrime sono appiccicose di resina ». Il povero abete si sentì molto infelice e disse con tristezza: « Avete ragione. Non ho proprio niente che sia degno di essere offerto al Bambino ». Un angelo udì quelle parole; ebbe compassione dell'abete così umile e decise di aiutarlo. In alto, nel cielo, le stelle cominciavano a brillare. L'angelo chiese ad alcune di esse di scendere e di posarsi sui rami dell'abete...esse obbedirono e il grande albero ne fu tutto illuminato! Il Bambino Gesù lo vide e i suoi occhi brillarono di gioia. L'abete ne fu tutto felice. Molti anni dopo, le persone che conoscevano questa storia presero l'abitudine di far brillare in ogni casa, la vigilia di Natale, un abete carico di candele accese, come quello che aveva brillato davanti al presepio.

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