La parola Presepe (o Presepio, che dir si voglia) deriva dal latino Praesaepio: Mangiatoia ed è formato dall'unione di Prae:davanti, prima, innanzi e saepes:recinto; quindi "luogo che ha davanti un recinto".
Nell'accezione moderna, invece il presepe è la rappresentazione visiva della nascita di Cristo. Il Presepe vede affondare le sue radici (non propriamente cristiane) tra gli antichi etruschi e latini: costoro veneravano le figure dei Lari o Lares familiares, spiriti dei familiari defunti che vegliavano sul buon andamento della famiglia. Ogni antenato veniva rappresentato con una statuetta, di terracotta o di cera, chiamata sigillum (da signum = segno, effigie, immagine).
Le statuette venivano collocate in apposite nicchie e, in particolari occasioni, onorate con l'accensione di una fiammella. Anche questa usanza, ovviamente, fu assimilata dal cristianesimo incombente su Roma e. intorno al 20 dicembre, con l'approssimarsi del Natale veniva celebrata la festa così detta "Sigillaria", durante la quale i parenti si scambiavano le statuine dei lari defunti durante l'anno.
In attesa del 24 dicembre (la nostra vigilia di Natale) i bambini delle famiglie dovevano lucidare queste statuine e inserirle a loro piacimento dentro un recinto....e, la notte della vigilia, prima di andare a dormire la famiglia si riuniva per invocare la protezione degli avi e lasciare ciotole con cibo e vino dinnanzi al recinto del presepe. Il mattino dopo (il nostro Natale) al posto delle ciotole, i bambini trovavano giocattoli e dolci, "portati" dai loro nonni e bisnonni morti.
La leggenda che vuole che porti la Natività così com'è oggi nella storia moderna vede come protagonista San Francesco d'Assisi che, dopo il suo viaggio in Palestina e in Betlemme in particolare aveva conservato una predilezione particolare per il Natale e il piccolo Greggio, con le sue montagne e i suoi paesaggi gli ricordava proprio quel paesaggio. Allora, Francesco andò dal Papa (allora Innocenzo) per chiedere il permesso di rappresentarla. Così, per la Notte di Natale del 1223, in quel di Greccio ha luogo la prima rappresentazione del Presepe vivente e primo presepe "moderno" della storia del cristianesimo.
Da allora in poi, piano piano, prima nelle chiese poi nelle cappelle nobiliari, nelle case dei nobili e, infine nelle case della gente comune con alle spalle una tradizione cristiana, all'albero di Natale è sempre, o quasi, affiancata anche una miniatura(dipende dallo spazio disponibile e dal denaro a disposizione) della Natività di Betlemme come simbolo del Natale.
La tradizione poi, ha preso piede e radici diverse in base alle diverse parti del mondo, con a volte relative, ma spesso sostanziali differenze: le più interessanti e "diverse dalle nostre" si trovano nei paesi dell'est: La tradizione ungherese vuole che il Presepe si costruisca all'interno di una cassa a forma di chiesa o stalla e che sia trasportabile a mano. I personaggi che animano il presepe invece sono fatti di legno o carta o tutt'al più di ovatta e davanti a questa rappresentazione arde costantemente una candela votiva. Il Presepe russo è costruito su due piani, sul lato superiore vengono riprodotti i classici episodi della nascita del Cristo in una grotta mentre sul lato inferiore vengono riprodotte scene umoristiche di vita quotidiana e popolare. In Polonia, invece, tradizione vuole che il presepe abbia forma di una cattedrale ricoperta di carta stagnola colorata, si compone di tre parti: una superiore dove angeli annunciano il tanto atteso evento della nascita del bambino Gesù, in quella centrale viene raffigurata la grotta con il bue e l'asinello, e infine la parte inferiore è costituita da rappresentazioni di contadini polacchi insieme ai Re Magi. Per quanto riguarda la Slovenia, infine, in ogni casa contadina si costruisce un presepio che adornerà un lato della casa definito per questo “Sacro”.
Ma ovunque si vada, in qualunque posto ci si trovi durante il periodo di Natale il presepe rende magica ogni cosa con la sua presenza...
Consulta anche l'approfondimento sui Personaggi del Presepe
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